Il testo esamina l’impatto trasformativo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel campo dell’istruzione, puntando a un apprendimento più inclusivo, personalizzato ed efficace. Si parte da un cenno storico, ricordando la coniazione del termine IA nel 1956 con l’obiettivo di creare macchine capaci di imitare l’intelligenza umana. Dopo il fallimento dell’approccio “Strong AI”, si passò negli anni ’80 alla “Weak AI” focalizzata su settori specifici, dando vita ai “Sistemi Esperti”. Oggi, l’IA si basa prevalentemente su Machine Learning e Deep Learning, sistemi che fanno previsioni accurate su grandi quantità di dati ma non eguagliano l’intelligenza umana e richiedono sempre l’intervento di un operatore.
Nel campo dell’istruzione (AIED), l’IA è utilizzata per strumenti come gli Open Learner Models per monitorare i progressi, gli Intelligent Tutoring Systems (ITS) per percorsi personalizzati, e per migliorare l’apprendimento collaborativo. La Realtà Virtuale Intelligente offre esperienze immersive guidando gli studenti. L’IA può anche essere installata su dispositivi mobili per un uso flessibile.
I chatbot e l’IA Generativa (es. ChatGPT, Gemini/Bard, Microsoft Copilot) sono strumenti chiave, capaci di simulare la comunicazione umana e creare contenuti testuali o visivi. Nonostante il clamore, uno studio del 2023 ha evidenziato limiti significativi in questi chatbot riguardo a ragionamenti complessi, sottolineando che non sono così “intelligenti” come spesso si crede.
Un’applicazione pratica importante è il supporto agli alunni con DSA, come il progetto europeo VRAIlexia, che usa l’IA per valutare la dislessia e suggerire strategie e strumenti personalizzati.
Il testo evidenzia potenzialità (percorsi individualizzati, feedback immediati) e problematiche (formazione docenti, disuguaglianze, privacy, disinformazione, uso improprio) dell’IA nell’istruzione. È cruciale promuovere l’alfabetizzazione digitale e l’uso etico. L’IA deve essere vista come uno strumento per migliorare l’educazione, non per sostituire il ruolo degli insegnanti o l’interazione umana.
Infine, vengono citati progetti di integrazione nazionale, come quello del Ministro Valditara (settembre 2024) per l’implementazione dell’IA in scuole italiane per individuare e aiutare studenti in difficoltà con lezioni personalizzate. Si sottolinea l’importanza di una progettazione partecipativa che coinvolga tutti gli attori del mondo scolastico.
cpia